Naviglio della Martesana
E’ un canale artificiale fatto costruire da Francesco Sforza, Signore di Milano, detto anche Naviglio Piccolo, prende il nome dal territorio della Martesana che attraversa collegando il fiume Adda con la città di Milano. L’ingegnere ducale Bertola da Novate fu tra i maggiori incaricati per questo canale che fu scavato in soli 6 anni dal 1457 al 1463; inizialmente servì a scopi irrigui, in seguito fu perfezionato e dal 1471 reso navigabile dall’incile, che a quei tempi era a Trezzo sull’Adda, ora spostato a Concesa, fino alla città di Milano dove, anche grazie alla consulenza di Leonardo da Vinci, terminava nel laghetto di San Marco e scaricava le sue acque nella cerchia dei Navigli.
Nel secolo scorso viene interrato nei pressi della Cassina de’ Pomm e a Porta Nuova sfocia nel Cavo Redefossi che serviva un tempo da scolmatore. Ha una lunghezza di 38,7 km, largo dai 9 ai 18 mt, profondo dai 2 ai 3 mt e, con la sua pendenza di circa 19 mt equamente distribuita, permetteva la navigazione di chiatte, barche e barconi che trasportavano merci e persone dalla campagna alla città e viceversa (ciò ha ispirato anche una commedia dialettale “El barchètt de Vàver” diventata famosa). Il ritorno avveniva grazie al traino dei barconi da parte di buoi, muli o cavalli sull’alzaia, per vincere la corrente contraria. Il tempo di percorrenza da Trezzo a Milano era di circa 7 ore, mentre per il ritorno ne occorrevano almeno il doppio.
Il Naviglio della Martesana portò una grande rivoluzione nei paesi che vi si affacciavano: per prima cosa permise l’irrigazione dei terreni che divennero più fertili, portò una maggior igiene, infatti non è insolito vedere ancora oggi alcuni lavatoi, le sue acque furono sfruttate per far girare le ruote dei mulini, dei magli e di altri macchinari, il che pose i presupposti per lo sviluppo industriale che ne seguì. I nobili milanesi costruirono lungo il suo percorso, magnifiche ville di delizia dove essi venivano per la villeggiatura e per seguire meglio le attività agricole che si svolgevano sulle loro terre. Ancora oggi, che sul Martesana si può navigare solo per turismo, possiamo ammirare a Vaprio d’Adda, alcune belle dimore antiche che, insieme alla natura rigogliosa e lussureggiante, conferiscono al paesaggio un fascino incantevole.