Ville di Delizia lungo l’Alzaia

Ville di Delizia lungo l’Alzaia

Corti principesche, feste di palazzo, ospiti illustri: questa la vita che, per secoli, si è svolta nelle residenze nobiliari di Vaprio d’Adda, poste sulle rive del Naviglio Martesana, in posizione amena e dominante la Gera d’Adda e le Prealpi Lombarde.

La costruzione del Naviglio Martesana, iniziata per ordine di Francesco Sforza nel 1457, ha inciso per molti aspetti sullo sviluppo di Vaprio ed ha dato il via alla costruzione, da parte dell’aristocrazia milanese, di lussuose “Ville di Delizia”, che tutt’ora possiamo ammirare, con una semplice e rilassante passeggiata sull’alzaia del Naviglio.

Secoli di storia ci passeranno innazi: Villa Melzi, rimaneggiata nell’800 conservando tuttavia le linee rinascimentali, ci parlerà del suo ospite illustre Leonardo da Vinci e del suo allievo prediletto, Francesco Melzi, ma anche di una festa memorabile di inizio ‘700, organizzata per la futura madre di Maria Teresa d’Austria, con centinaia di candele, su un ponte di barche, ad illuminare la notte di Vaprio, un sorbetto in piena estate, impensabile a quei tempi e gamberetti a gogo per la cena regale!

Ed ancora, una villa cardinalizia seicentesca, vera dimora principesca, ci rimanda al Cardinale Cesare Monti, Arcivescovo di Milano e collezionista d’arte e alla storia incredibile dei suoi affreschi, commissionati dal prelato e finiti a Milano in tempo, ahimè, per le bombe del 1943.

Un’altra residenza ci parla, invece, di un’attrice italiana, forse la più amata di tutti i tempi, il cui legame con Vaprio può sorprendere: non tutti sanno, infatti, che a Villa Alessandrini Anna Magnani trovò rifugio, dai suoi impegni cinematografici, nella quiete delle rive abduane ed il suo ricordo, nel nostro borgo, è pieno di aneddoti.

Molti altri edifici si susseguono, immersi in un ambiente naturale idilliaco, da Villa Visconti, con la sua caratteristica torretta, sovrastante il lavatoio e i sotterranei con mosaici, a Villa Paleni Falcò, con i giardini digradanti verso il Naviglio, a Villa Pizzi Guidoboni, anch’essa con giardino a terrazze, di costruzione settecentesca, ma rimodellata in un carattersitico stile neo-gotico.

Ed altre ne scoprirete, con le loro storie ed architetture, con l’ausilio dei nostri informatori, senza dimenticare, ovviamente, Villa Castelbarco, posizionata a Nord, poco fuori l’abitato e sicuramente la più spettacolare e meglio conservata.

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